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mercoledì 14 marzo 2012

Urliamo: Arte contemporanea e Web 2.0 presto in una mostra itinerante


Si pensa ad una mostra dell'iniziativa che sta coinvolgendo centinaia di artisti e migliaia di persone in tutta Italia,
 un successo incredibile. 
Il curatore Domenico Gioia spiega il perché.



Ester Grossi
Finalmente la mostra è pronta, lo comunica il curatore dell’iniziativa Domenico Gioia, ormai, dopo tre anni dall’inizio, Urliamo, da un semplice blog, che prendeva spunto dallo strapotere dei media nell’influenzare le decisioni delle masse, si appresta a diventare una vera e propria mostra d’arte contemporanea che sicuramente farà discutere.

Esattamente tre anni fa il curatore ha iniziato a inviare dei messaggi tramite facebook, my space, twitter, nella speranza di ottenere risposte da parte sia dei semplici utenti che degli artisti che dovevano testimoniare il loro dissenso “verso la società che “appiattisce, massifica, negando ogni individualità”, parole testuali.
“E’ stato un po’ come mettere un messaggio in una bottiglia”, asserisce il curatore, ma la risposta è arrivata immediatamente da parte di una serie di utenti e di artisti che hanno iniziato a testimoniare il loro disagio.
Da qui ho pensato di creare un manifesto con cinque punti, che è stato sempre diffuso nella rete .http://issuu.com/domenicogioia/docs/urliamo
Donatella Acciaro
Il 22 Aprile 2009 Repubblica web, a firma di Giuditta Mosca recensiva il progetto; nell’arco di pochi mesi l’operazione culturale ha iniziato a prendere corpo, tanto che, il progetto ha ricevuto il patrocinio del Centro Studi sulle Rappresentazioni Linguistiche del Dipartimento di Scienza della Comunicazione, Università di Salerno.
Centinaia di opere sono pervenute, accompagnate da frasi, recensioni, commenti.
Tania Bini
“E’ una situazione particolare ed innovativa, continua Gioia, dove l’utenza dei social network si trova sotto la lente d’ingrandimento, direi che l’arte come al solito grande anticipatrice, si è appropriata di uno spazio normalmente utilizzato per il gossip o il tempo libero, trasformandolo in un mega evento, dai confini non connotabili, direi veramente illimitato”.
Ora il progetto, ancora incredibilmente in crescita, varca i confini nazionali, sono tantissimi gli artisti di tutto il mondo che inviano opere.
La mostra che si intende creare è solo un piccolo inizio, infatti questa potrà essere replicata in ogni parte del mondo, creando così un passa parola gigantesco, sono già migliaia le persone coinvolte, che generano così un flusso di proporzioni incredibili, esponenziale. Attualmente ci sono contatti negli USA, ,nei paesi UE, in India, ecc.
Il curatore è ottimista, circa lo sviluppo ed asserisce che sono in corso contatti con una serie di strutture pronte ad ospitarla.
“Non c’è fretta, precisa Gioia, non possiamo bruciare questa iniziativa, il primo passo è importantissimo, quindi sto vagliando attentamente tutte le proposte e le richieste di partership, ora veramente non vogliamo e non possiamo sbagliare.”
Cosimo Piediscalzi
Nel frattempo tutti gli artisti, le persone comuni sono invitati ad inviare le loro opere, le loro urla.
C’è posto e tempo per tutti, senza limiti.




   






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