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martedì 21 dicembre 2010

Lettera ai ragazzi che protestano.

Voglio dirvi, non lasciatevi sopraffare da  questi poveracci della politica, il loro è il lamento di chi non ha futuro, di chi non sa che fare, di chi non sa che dire.
Il loro è il lamento di chi non ha entusiasmo e ritiene che tutto sia dovuto, il loro è il lamento di chi ha scambiato gli ideali per un pugno di soldi.
Non lasciate che le vostre idee siano inquinate da questi untori del compromesso a tutti i costi.
La vostra protesta è giusta, pulita.
Verranno un giorno a dirvi di scambiarla per un posto di lavoro, per quattro soldi.
Verranno a dirvi di scambiarla per la fama ed il successo, verranno con la tasche piene di soldi a chiedere a voi di scambiare quello che di più importante avete, facendovi credere che non vale nulla.
Verrà quel giorno credete, e voi ragazzi avrete quello che di più bello possa desiderare un uomo, non il potere, non il successo, non la fama, ma l'umiltà di essere persone oneste, che hanno creduto sino in fondo al loro ideale e grazie a questo, possono guardare dritto negli occhi. Non scambiate mai il vostro ideale per i loro sporchi denari, non ne vale la pena, non scambiate i vostri sguardi, i vostri sorrisi, i vostri sogni.
Verranno un giorno e troveranno la porta chiusa, la porta della vostra morale, del vostro credo.
E allora tutto avrà un senso, tutto quello che hanno osteggiato, tutto quello che hanno delegittimato, tutto quello che hanno umiliato, riprenderà forma e vigore.
Non scambiate mai i vostri sogni con chi non ne ha perchè accecato dal potere.
Contrastateli sino in fondo, non con la violenza, ma con lo sguardo, con il sorriso, con la forza di chi sa che il futuro è il suo, solo suo e non è e non sarà mai disponibile a scambiarlo con nulla.

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