Qualcuno ipotizzava che la pausa potesse essere strategica, perchè non c'era quasi più niente da dire, ed invece è esattamente l'opposto, ho ritenuto di fermamrmi un attimo per valutare accuratamente il da farsi e analizzare questo anno di lavoro.
Devo confessare che questo periodo di fermo mi ha fatto meglio valutare i vari elementi di forza e debolezza del progetto, innanzi tutto il socialnetworking come elemento di diffusione, funziona benissimo, ma myspace qualitativamente supera di granlunga facebook. Nel primo ho valutato una serie di contatti e risposte qualitativamente elevati, a differenza di face book, dove le velocità e la notevole quantità di contatti nuocciono fortemente alla qualità delle risposte."...il grande pubblico e l'alta velocità sono nemici del pensiero." (Zygmunt Bauman).
La radice collegata all'arte come elemento di protesta è stata immediatamente colta dal pubblico di myspace, mentre molti utenti di facebook la ignorano, come ignorano la totalità dei testi che superano le tre righe, perchè? Cosa sta accadendo, perchè anche nei social network si sta diffondendo la logica del disimpegno?
Il grande pubblico tende a coalizzarsi solo su temi che già vede avviati dai media, mentre stenta ad intervenire su tematiche nuove, o almeno presunte tali, si apre così uno scenario che definirei inquietante, dove si vede sempre di più in aumento la logica delle tematiche dovute a sovraesposizione mediatica.
Come scriveva Giovanni Sartori nel suo Homo Videns, "Oggi più che mai la gente ha problemi ma non ha la soluzione dei problemi." ed è ovvio che le problematiche le pone sul tavolo la televisione, provvedendo poi abilmente a non dare le risposte, lasciando la cosa in sospeso.
Questo genera uno stato di stress, e angoscia che si ripercuotono sul comportamento quotidiano.
Ora il punto è come dare noi almeno le risposte ai nostri cinque punti, alle domande che ci siamo posti.
Ritengo sia corretto, e questo sarà l'orientamento del progetto, aumentare il contatto con ogni singolo che lo vorrà, tramite news letter quotidiane.
Ogni newsletter sarà immessa nel blog, ed ognuno potrà intervenire e dare una risposta.
Il tutto verrà quotidianamente divulgato sui socialnetworks, utilizzandoli solo come passaparola.
Dovrà essere ripreso il contatto con gli artisti, garantendo loro una visibilità nel progetto pensando alla realizzazione di una pubblicazione.
Sarà aumentata la pressione sulle redazioni dei quotidiani, sia stampati che on line.
L'obiettivo resterà quello di cercare di aumentare la sensibilizzazione della gente, aiutarla a risvegliarsi dal torpore, e condurla ad interagire, commentare quello che accade.
Non sarà facile, ma non lo è mai stato, noi che stiamo lavorando al progetto l'abbiamo sempre saputo sin dal primo minuto.
nella foto l'opera dell'artista Orodè Deoro
Devo confessare che questo periodo di fermo mi ha fatto meglio valutare i vari elementi di forza e debolezza del progetto, innanzi tutto il socialnetworking come elemento di diffusione, funziona benissimo, ma myspace qualitativamente supera di granlunga facebook. Nel primo ho valutato una serie di contatti e risposte qualitativamente elevati, a differenza di face book, dove le velocità e la notevole quantità di contatti nuocciono fortemente alla qualità delle risposte."...il grande pubblico e l'alta velocità sono nemici del pensiero." (Zygmunt Bauman).
La radice collegata all'arte come elemento di protesta è stata immediatamente colta dal pubblico di myspace, mentre molti utenti di facebook la ignorano, come ignorano la totalità dei testi che superano le tre righe, perchè? Cosa sta accadendo, perchè anche nei social network si sta diffondendo la logica del disimpegno?
Il grande pubblico tende a coalizzarsi solo su temi che già vede avviati dai media, mentre stenta ad intervenire su tematiche nuove, o almeno presunte tali, si apre così uno scenario che definirei inquietante, dove si vede sempre di più in aumento la logica delle tematiche dovute a sovraesposizione mediatica.
Come scriveva Giovanni Sartori nel suo Homo Videns, "Oggi più che mai la gente ha problemi ma non ha la soluzione dei problemi." ed è ovvio che le problematiche le pone sul tavolo la televisione, provvedendo poi abilmente a non dare le risposte, lasciando la cosa in sospeso.
Questo genera uno stato di stress, e angoscia che si ripercuotono sul comportamento quotidiano.
Ora il punto è come dare noi almeno le risposte ai nostri cinque punti, alle domande che ci siamo posti.
Ritengo sia corretto, e questo sarà l'orientamento del progetto, aumentare il contatto con ogni singolo che lo vorrà, tramite news letter quotidiane.
Ogni newsletter sarà immessa nel blog, ed ognuno potrà intervenire e dare una risposta.
Il tutto verrà quotidianamente divulgato sui socialnetworks, utilizzandoli solo come passaparola.
Dovrà essere ripreso il contatto con gli artisti, garantendo loro una visibilità nel progetto pensando alla realizzazione di una pubblicazione.
Sarà aumentata la pressione sulle redazioni dei quotidiani, sia stampati che on line.
L'obiettivo resterà quello di cercare di aumentare la sensibilizzazione della gente, aiutarla a risvegliarsi dal torpore, e condurla ad interagire, commentare quello che accade.
Non sarà facile, ma non lo è mai stato, noi che stiamo lavorando al progetto l'abbiamo sempre saputo sin dal primo minuto.
nella foto l'opera dell'artista Orodè Deoro
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