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martedì 10 novembre 2009

Urliamo-Un urlo di gusto a -La Bottega di Pinocchio- di Ancona



Quando Corrado Drudi, titolare della Cantina Colognola, sponsor dell'operazione urliamo mi ha accennato del pranzo de lemarche.it ho avuto un attimo di esitazione, cosa c'entra urliamo con un pranzo, ma alla fine onestamente conosco la qualità dei prodotti Colognola e mi sono lasciato tentare.
Onestamente un menù da Urlo, è quello che Fabio e Cristina de La Bottega di Pinocchio hanno preparato per i loro ospiti, maggiori ragguagli potrete trovarli sul blog di Colognola, http://verdicchiocolognola.blogspot.com, ma vi assicuro che l'operazione è ben riuscita.
Peccato che Fabio mi ha scambiato per un venditore di vino vecchio stampo, di quelli 5+1 per intenderci, ma va bene così perchè alla fine abbiamo parlato di arte e qualità e questo mi sembra invece il giusto approccio.
Un complimento lasciatemelo fare a Mauro Carnevali titolare del sito "lemarche.it" che ha ideato questa formula, sicuramente riuscita ma la prossima volta esigo che mi presenti a dovere, altrimenti mi sa che dovrò vendere un po' di vino anche a lui e sicuramente senza il cartone omaggio.
Come sempre ottima la performance del vino Colognola dove il massimo è stato raggiunto con il Buraco in abbinamento con lo stoccafisso con le patate, che dire? Grazie all'Osteria di Pinocchio e speriamo che la cosa possa ripetersi presto.

2 commenti:

  1. Vernissage del 13 giugno 2011 del Padiglione Italia a cura Vittorio Sgarbi, all'Arsenale per la 54° Biennale di Venezia.

    Cronistoria:
    Ahooo!.... c’ero anch’io
    Cosa esiste di più bello che esserci a tutti costi per poi sparire in mezzo a tutte le altre centinaia di opere sparpagliate in ogni dove; sopra e sotto a destra e sinistra di qua e di la dentro e fuori e ovunque fosse possibile infilare qualcosa, ebbene io per il mio pubblico non mi tiro mai indietro e quindi anche questa volta ero lì. L’occasione l’inaugurazione del padiglione Italia alla Biennale di Venezia (del 13 giugno 2011) che nonostante le critiche aveva fatto il pienone e non poteva essere altrimenti visto il prestigio di cotanta mostra come quella di Venezia e visto i circa 300 artisti che esponevano. Il successo di pubblico era l’unica cosa assicurata del resto tutti noi abbiamo almeno un marito o una moglie dei genitori dei figli uno o più fratelli, cugini ed almeno un paio di amici stretti, e i conti son presto fatti. Del resto come si poteva far mancare la propria presenza in un giorno così importante a tanti artisti che la biennale se la sognavano anche di notte proprio come me, ma porca pupazza loro ci sono riusciti io no. Anzi si! Io c’ero nonostante tutto e tutti. Vittorio Sgarbi mi aveva pure telefonato ma dopo una breve chiacchierata mi ha detto che non lo avevo convinto, ma forse è un buon segno. Io nel partecipare non avrei di certo avuto nulla da perdere, che volete che me ne importi a me di attaccare la mia opera appiccicata ad altre mille, quando io come un parassita le attacco addirittura sopra le opere degli altri. Cosa volete che me ne importi a me di dover competere per accaparrarmi un po’ di attenzione del pubblico dell’arte tra centinaia e centinai di opere, quando da diciotto anni attacco nelle strade delle città i miei adesivi con la mia faccia alla merce distratta dei passanti cittadini e competendo tutti i giorni con la massiccia invasione pubblicitaria con la quale le città sono aggredite e violentate. Lì si che rischio di perdere la mia battaglia, e ogni giorno mi prendo la mia rivincita. Al padiglione di Sgarbi avrebbero dovuto partecipare solo artisti che fanno un certo tipo di lavoro che esce fuori anche nel caos più totale e che anzi del caos si nutrono. Pertanto approfittando dell’ulteriore confusione venutasi a creare per la presenza di Elio delle storie tese che si era travestito da frate per l’opera di un artista, ho srotolato il mio manifesto in PVC “I want Pino Boresta to the Venice Biennial” e l’ho appeso rimanendo lì in bella vista esposto abusivamente per tutto il giorno dell’inaugurazione. In molti lo hanno visto e possono confermare non ultima un’entusiasta Laura Palmieri.
    pino boresta

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  2. Un ArtBlitz Enpleinair di Pino Boresta

    Parole, parole, parole.

    Appuntamento:
    CHIAMATA PER L’ARTE
    Roma sabato 29 settembre 2012 dalle 12.00 alle 18.00
    MAXXI Museo delle arti del XXI secolo.

    Appello:
    Importante giornata di mobilitazione nazionale organizzata per discutere della gravità della situazione che tutti insieme ci troviamo a dover affrontare.

    Hanno parlato en plein air :
    Marco Altavilla, Giuseppe Appella, Stefano Arienti, Patrizia Asproni, Lorenzo Benedetti, Frida Carazzato, Fabio Cavallucci, Laura Cherubini, Marina Covi, Giacinto Di Pietrantonio, Raffaele Gavarro, Lorenzo Giusti, Guido Guerzoni, Alberto Guidato, Salvatore Lacagnina, Luigi Martini, Anna Mattirolo, Beatrice Merz, Massimo Minini, Alessandro Montel, Nomas Foundation, Chiara Parisi, Cristiana Perrella, Mario Pieroni, Bartolomeo Pietromarchi, Alfredo Pirri, Michelangelo Pistoletto, Adriana Polveroni, Ludovico Pratesi, Antonella Renzitti, Angela Rorro, Pierluigi Sacco, Giuseppe Stampone, Massimo Sterpi, Teatro Valle Occupato, Angela Tecce, Massimiliano Tonelli, Daniela Ubaldi, Valentina Vetturi.

    Ha dipinto en plein air:
    Pino Boresta.

    Non cambi mai, non cambi mai, non cambi mai.


    Qui il link dove si trovano le foto dell’azione:

    http://pinoboresta.blogspot.it/2012/10/parole-enpleinair.html

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