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venerdì 13 novembre 2009

2012 fine del mondo-Urliamo-Paura e potere


Non basta più la paura del terrorismo, della crisi economica, della febbre suina, delle catastrofi, della criminalità, arriva ora anche la fine del mondo, secondo i Maya.
Questa volta ad aprire le danze un film ultra promosso dai media, ne amplifica la diffusione aumentando la sensazione di paura ed incertezza.
Da tempo chi detiene il potere fa uso del mezzo della diffusione di notizie che sono deputate a diffondere il sentimento di ansia e paura verso qualcosa di incontrollabile, intangibile.
Come dice Hannah Arendt
Le élite “più di ogni altro gruppo cercano di introdurre la paura
politica e ne raccolgono i benefici. Se la paura è del genere
esercitato dai vertici verso il basso della società, le élite la creano
attraverso una coercizione diretta e immediata, sostenendola nel corso
del tempo per mezzo delle leggi e dell’ideologia. Le élite prendono
l’iniziativa e traggono il maggiore beneficio anche quando la paura è
del genere fondato sulla contrapposizione tra la comunità e lo
straniero. In quanto protettori ufficiali della sicurezza della
comunità, decidono quali minacce siano più rilevanti ponendo, per
esempio, l’accento sulla minaccia irachena rispetto a quella
nordcoreana, su quella del terrorismo islamico rispetto a quella del terrorismo interno".
Occorre domandarsi, quale responsabilità abbiano i media, al primo posto la TV,
nella diffusione di tali psicosi, a chi giova e per coprire cosa.









2 commenti:

  1. Già...a chi giova...e per coprire cosa...

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  2. Occorre porsi questa domanda, le soluzioni non sono poi così difficili da trovare.

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