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venerdì 14 agosto 2009
E se a Jesi invece di una centrale biodiesel nascesse un museo dello zucchero?
Si, un museo mondiale dello zucchero!
Pensate sia assurdo? Certo, per i soliti abituati a pensare in modo poco creativo questa è pura pazzia, utopia.
Invece è possibilissimo, ritenere che uno spazio dismesso come quello della Sadam possa diventare un luogo dove ospitare un percorso che racconti come questo alimento viene utilizzato, come viene realizzato, quali sono le sue caratteristiche e quali i vantaggi nell'alimentazione.
Pensate a percorsi ludico didattici appositamente studiati per i giovanissimi,
mostre d'arte contemporanea tematiche.
Un sogno? Non direi.
Direi più una svolta verso investimenti legati alla cultura e alla qualità della vita, che il nostro territorio ha diritto di avere, invece dei soliti progetti legati a speculazioni di breve termine.
Pensate solo alla logistica, la centralità del luogo, i collegamenti, altro che centrale di Biodiesel, un museo così concepito potrebbe essere in grado di avviare un flusso turistico importantissimo, oltre che a garantire ottimi standard occupazionali.
Senza contare quanto i flussi turistici potrebbero giovare a Jesi alle città limitrofe.
Insomma un'operazione con impatti positivi oltre che sull'ambiente alla società intera.
Perchè non farci un pensierino?
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